Non angeli custodi ma una minaccia: la recensione di Mammeamilano.com
La prima recensione ufficiale di Sharenting è del blog “Mamme a Milano“.
La riportiamo qui:
Sharenting. Genitori e rischi della sovraesposizione dei figli online è il nuovo libro che il giornalista e formatore Gianluigi Bonanomi rivolge ai genitori, gli immigrati digitali, che spesso non usano i social con responsabilità.
Madri e padri, infatti, anziché essere gli angeli custodi dei propri figli, rappresentano sempre più spesso una minaccia. Nel quotidiano e apparentemente innocuo gesto di condividere informazioni, immagini e video dei loro bambini, i genitori non si rendono conto dei rischi che corrono. Si parla di violazione della privacy, di sempre più frequente cyberbullismo, di child grooming(adescamento di minori), ma anche di furto d’identità e delle conseguenze legali che derivano da alcune azioni commesse sui social.
Partendo dall’analisi del background psicologico sotteso nelle attività online sia dei genitori che dei bambini, Bonanomi illustra le motivazioni e i dati delle conseguenze negative che derivano dallo sharenting, fornendo in chiusura una serie di consigli utili su come gestire in modo corretto il proprio rapporto con i social e guidare così i ragazzi e gli adulti ad un uso consapevole e responsabile di queste piattaforme.
Dello stesso autore che ha già al suo attivo due libri per genitori Navigazione familiare e Prontuario per genitori di nativi digitali, questa pubblicazione trae spunto proprio da quest’ultimo lavoro: il focus sulle problematiche dell’uso dei social network va spostato dai ragazzi ai genitori.
Papà e mamme, invece di fare da angeli custodi dei propri figli, rappresentano sempre più spesso il problema. L’abitudine di condividere on line sharing informazioni, immagini e video dei bambini da parte proprio dei genitori parenting è talmente diffusa da meritarsi un neologismo: sharenting.
Il libro affronta questo fenomeno da diversi punti di vista. Ne illustra le motivazioni e i dati, ma soprattutto le conseguenze potenziali in ottica di privacy, cyberbullismo, furto di identità, adescamento e diritto all’oblio.
In un mondo sempre più connesso dove circa il 60% dell’intera popolazione mondiale usa Internet (4,54 miliardi) e circa la metà utilizza i social network (3,80 miliardi) è facilmente intuibile quanti rischi siano nascosti tra la pubblicazione di dati, immagini, video ecc. dei minori.
Questa pubblicazione mette in evidenza pertanto come anche le iniziative poste in atto dai genitori con uno spirito di positività (la gioia della condivisione e l’orgoglio di essere genitori), molto spesso coinvolgono in realtà anche due motivazioni meno positive, quali l’appagamento narcisistico e la pressione sociale).
Proprio per cercare di aiutare il lettore a capire le conseguenze che determinato materiale condiviso on line potrebbe avere, il libro contiene anche degli utili consigli ed interviste con alcuni esperti. Nella parte finale è predisposto inoltre un test finale di auto-valutazione sui propri comportamenti di genitori alle prese con il mondo dei social e la vita dei figli.